Frodolfo
Esplorazione in Alta Valtellina
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Parcheggio in Valle dei Forni. Non riusciamo a salire oltre a causa delle lastre di ghiaccio
che ricoprono l’asfalto. Sono con Andrew (Bauscia) e Fulvio (Mellico). Tutti con la muta stagna.
Non sappiamo bene cosa ci aspetta ma pare che ci siano delle sezioni di gola interessanti.
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Saliamo ancora a piedi sulla strada e all’altezza del
Rifugio dei Forni scendiamo nel greto imbiancato e ci vestiamo.
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Si comincia
subito “bene” in quanto il torrente è pieno di ghiaccio e di neve,
bisogna fare attenzione ai buchi coperti dalla neve.
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Andrew collauda un toboghino, l’ancoraggio è fatto direttamente su un grande tronco secco.
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Qui l’acqua scompare al di sotto di grandi blocchi, attrezziamo una calata con fix per andare sotto a vedere.
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Sotto c’è una
bella grottina decorata con varie stalattiti di ghiaccio. Con lo stesso
ancoraggio
prolunghiamo la calata fino in fondo.
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Ancora la calatina nella grotta, un posto simpatico |
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C’è anche da
entrare in acqua, a volte riusciamo a fare dei toboga ma non in acqua,
sulla neve ai lati. L’ambiente così imbiancato è splendido anche se la
forra non offre ostacoli particolarmente difficili e continui.
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Le cascate sono
poche, molte si riesce a scenderle in arrampicata, c’è parecchio
da
camminare ma non ci si annoia. La curiosità ci spinge ad andare avanti
sempre ad un
buon ritmo, anzi quasi di corsa quando diventa facile.
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Fulvio, fronte |
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Profilo |
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Ancora qualche passaggio particolare, un breve meandro e una grottina.
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Siamo alla fine, usciamo sui pendii a destra per raggiungere la strada e
recuperare l’auto. Bella giornata divertente. Come esplorazione non è stata
tra le più interessanti ma ci siamo divertiti e abbiamo collaudato le tute stagne.
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