sabato 30 gennaio 2010

Supermerdarola Ice


Supermerdarola

Cascata di ghiaccio in Val dei Bagni con Fabio

Supermerdarola è il nome di questa cascata. Non si forma tutti gli anni. 
Quest’anno è molto favorevole, non si è mai formata così grossa, 
l’avevo già salita 6-7 ani fa ma in condizioni più magre.
Sale Fabio il primo tiro che è appoggiato e va a 
chiudere sotto un roccione. Qua ci si brucia i polpacci.La cascata si trova 150 m a 
sinistra della classica Merdarola, al di sopra di una cava di granito.
Qui sono io mentre sbuco alla fine del tiro, un breve passo di goulotte con un piede sulla roccia. © F. Salini.

Riparto io su un bel tiro quasi verticale nella prima parte, il ghiaccio è proprio bello con 
anche qualche sporgenza che aiuta a posizionare i piedi. © F. Salini.


Ancora qualche movimento in sequenza, a seguire il ghiaccio diventa 
meno ripido e si va a sostare nella grande nicchia rettangolare. 
Il ghiaccio è sempre ottimo e si spacca poco. © F. Salini.

Intanto dò un’occhiata al panorama alle mie spalle: lo Scingino e a destra il Cavalcorto nella nuvola

La giornata è piuttosto grigia. Qui si vede San Martino Valmasino, la Val di Mello e il profilo del Disgrazia in fondo.

Riparte Fabio sul tiro successivo. Dovrebbe essere quello più difficile perchè comincia subito con ghaccio stalattitico.


Passa su senza rompere quasi niente “mani in tasca” si potrebbe quasi 
dire... Si vede bene il chiodo in trasparenza avvitato nel ghiaccio.
Bè un pò di defaticamento ci vuole anche per lui ! Le forme delle stalattiti sono sempre bellissime.

Da qui lo perdo di vista, segue un tratto più appoggiato
 e un risalto finale da salire in spaccata tra due colonne .

Siamo in discesa, dopo una prima calata su albero utilizziamo questa 
grande colonna di ghiaccio, un ottimo ancoraggio naturale.

Per l’ultima calata prepariamo un’Abalakof nel ghiaccio passando direttamente la corda doppia nel foro.

Dettaglio dell’Abalakof. Un ancoraggio di questa dimensione tiene intorno ai 
1000 kg. Nel ghiaccio trasparente si riesce a intravedere la corda.
Fabio sull’ultima calata, si va verso il basso alla ricerca di 
qualcosa di “unto” da mangiare per recuperare le energie spese. 
In verità non tante energie ma comunque un bel pizzocchero ci sta sempre bene!


giovedì 21 gennaio 2010

Zancone Ice


Zancone

Esplorazione e prima salita di una cascata di ghiaccio in Val Gerola, con Beno

Rosso di mattina, la cascata si avvicina...

Oggi salgo con Beno in Val Gerola al Lago di Trona e oltre fino al Lago Zancone. 
Qui in autunno avevo intravisto la possibile formazione di una cascata di ghiaccio. 
Dal Lago di Trona non si vede ancora niente.

Costeggiando il lago possiamo osservare i segni un’enorme valanga che ha ricoperto il lago artificiale fino a metà.

Osserviamo indietro i pendii dell’Alpe Trona
 lambiti dal sole mentre noi siamo immersi nella fredda ombra mattutina.

Beno batte traccia nella neve altissima, ogni tanto 
mi scompare alla vista completamente inghiottito dalla neve...

Superiamo il Lago Zancone e sulla destra dopo 10 minuti ci appare 
la cascata ! La fortuna ci assiste, non siamo saliti inutilmente. 
Sembra semplice ma come sempre le cascate ingannano. Foto © Beno.

Come testimonianza della salita ho solo foto della discesa in doppia. Beno aveva in mano la macchina
 mentre salivo ma secondo lui le foto “non venivano bene” per cui non ha fatto scatti..??? Foto © Beno.

La cascata è bella dura circa 4+/5 con un tratto verticale di oltre 10 metri preceduto da una serie di cavolfiori.
 In tutto un tiro da 50 metri e altri 30 metri più facili per raggiungere la sommità. Foto © Beno.
Dopo la salita su ghiaccio ripartiamo per una gita scialpinistica, ovviamente carichi di tutta l’attrezzatura
 da ghiaccio: corde, ramponi, picozze, scarponi da alpinismo, chiodi, caschi, imbragature....

La giornata è spettacolare e finalmente raggiungiamo il sole, la neve è ottima: powder ovunque.

I pendii finali sono piuttosto ripidi e richiedono la massima attenzione nella scelta dei punti dove attraversare.

Finalmente in cresta, ci sentiamo molto più tranquilli, la cima si vede a sinistra in alto.

Gli ultimi sforzi verso la cima, abbiamo fatto circa 500 metri di dislivello dal Lago Zancone. Foto © Beno.
Beno “on the top”. Abbiamo raggiunto la vetta della Cima Piazzotti, Beno ha sempre problemi di incollaggio delle pelli, una costante di questo inverno. 



Sotto Foto © Beno. Ho messo due foto per far vedere i diversi effetti che si ottengono con apparecchi diversi. Al centro il rifugio Benigni. La Ns discesa passa subito a sinistra dove ci si infila in un canalone spettacolare, tutta powder, fino a raggiungere la frazione di Fenile in Val Gerola. L’ultimo tratto si svolge in un bosco fitto e si segue il sentiero.


lunedì 18 gennaio 2010

Paghera Ice


Val Paghera

Cascate di ghiaccio in Val Paghera

Aggiornamento Guide Alpine Lombardia


Oggi e domani siamo tutti in Val Paghera per l’aggiornamento periodico delle 
Guide Alpine Lombardia. Ogni 3 anni a rotazione si tratta una materia di 
aggiornamento diversa. Quest’anno: Cascate di Ghiaccio !!!

Sembriamo un bel gruppetto svizzeri... sopra i
 Ns cari istruttori (in abito eco-verde) hanno "preparato" il terreno.

Dopo una prima parte di introduzione svolta al rifugio siamo saliti alla cascata. Nicolò spiega 
l’attività predisposta per le varie tecniche e la didattica.

Intanto che spiega qualcuno sta già studiando come arraffare le piccozze
 abbandonate nel ghiaccio da qualche milionario (in lire...).

Ci si distribuisce tra le varie postazioni, io salgo un bel tiro lungo 
e posso fare qualche foto panoramica. Qui accanto un collega bormino.

Anche Pio ci illustra con “ampie” spiegazioni tecniche

Le postazioni per la didattica.

Andrea Sarchi, il direttore tecnico dei corsi. Un uomo, un mito. Solo per scrivere
 il suo curriculum ci vorrebbe un sito web intero. Sullo sfondo la postazione chiodi e ancoraggi/soste.

Si va avanti a oltranza, abbiamo anche la possibilità di testare dei nuovi attrezzi. L’evoluzione 
tecnologica più recente è veramente notevole.
Qui Pio e Andrea testano una nuova tecnica per portare i clienti, non ancora
 svelata al grande pubblico. Pio sale egregiamente ingroppato da Andrea.


Pio sale ancora. Nicolò vuole agganciarsi anche lui al trenino....ma Andrea se ne accorge! 
La tecnica di progressione "ingroppata" richiede ancora dei tempi per maturare.

Si torna al rifugio per riunirci tutti. Il Rifugio alla Cascata è proprio un bel posto dove fermarsi anche per dormire.

Si socializza e organizza attività per la stagione in attesa della pantagruelica cena.


Qui possiamo provare un percorso di drytooling. Si sale una parte su ghiaccio normale, 
segue una sezione di roccia agganciando le lame nelle fessure e dopo si finisce sul ghiaccio. 
Qui Fabio ci dimostra quanta “pompa” ci vuole.


Giovanni sale una linea tutta sul bordo del ghiaccio, 
due chiodi sono stati posizionati per deviare la corda sulla linea di salita.

Giò se la cava egregiamente. A seguire salgo io. Non si vede dall’immagine ma gocciola tanta acqua a sinistra, è un pò come fare canyoning in salita, insomma una bella doccia.
Un ringraziamento a tutti gli istruttori: Andrea (The Boss), Fabio, Pio e Nicolò. Anche a Yuri in fase di fine corso istruttori.