lunedì 19 settembre 2011

Eiger !!


Eiger !!

Esplorazione della parte superiore del Sandbach sopra Grindelwald

Il torrente scorre sotto il versante nord dell’Eiger, forma uno stretto budello 
che somiglia tantissimo ai canyons dello Utah, la roccia è calcare invece che 
arenaria ma le forme sono molto simili, una specia di anomalia geografica...

Scorre quasi tutto nascosto alla vista a fianco del sentiero turistico
 dell’Eiger, solo in 2 punti forma una cascata che si vede anche dal fondovalle

Dentro è stupendo, tutto meandri, ci sono archi di roccia e piccoli sifoni, 
la profondità max è di circa 20-25 metri, ci sono alcune scappatoie

Questa parte è già stata discesa da dei francesi, su mia indicazione... l’esplorazione si trova descritta più sotto e riguarda la parte superiore del torrente

Un arco di roccia e sotto la cascata vista salendo


In questo punto si passa all’esterno per poi ridiscendere ma in seguito abbiamo modificato l’attrezzamento

C’è proprio da divertirsi ma bisogna fare attenzione a non incastrarsi con i piedi

Stefano si diverte, ogni passaggio è una piccola sorpresa 
Sicuramente bisogna sapersi destreggiare molto bene nell’arrampicata perchè ci sono ancoraggi solo dove è necessario


Esporazione   ES-TRE-MO !!!


Torno con una bella compagnia di colleghi guide alpine per esplorare la parte superiore del Sandbach, il canyon
 inizia proprio sotto il piccolo ghiacciaio che si vede al centro-sinistra dell’immagine.

Ci caliamo, tra dei nevai, sospesi all’interno del canyon che è subito 
splendido, le pareti ai lati sono alte fino a 40 metri e più.

Anche qui troviamo archi di roccia e belle erosioni

 In alcuni punti siamo in parte “a cielo aperto” in molti altri sotto i nevai sospesi sopra le nostre teste.

 Questo è un dei pochi salti dove la roccia non è perfettamente lisciata, forse a causa di una 
composizione diversa dello stato roccioso.

Ogni passaggio è da interpretare, da scoprire. Bisogna decidere se serve la corda o si può 
passare arrampicando per guadagnare tempo.

 Passiamo sopra un nevaio crollato di recente, non è un momento molto tranquillo...

 E’ molto difficile descrivere la difficoltà di decidere di scendere in questo luogo potenzialmente molto pericoloso, ma che può essere parzialmente sicuro se affrontato nel giusto periodo dell’anno.

Anche lo stress della preparazione, della discesa, e la responsabilità di decidere sono state molto impegnative soprattutto perchè un percorso del genere non è mai stato fatto prima e quindi non c’erano riferimenti.
Il video professionale girato direttamente durante la prima discesa di questo
canyon estremo, su youtube visibile a schermo intero.

venerdì 16 settembre 2011

Codera


Codera

Esplorazione di un nuovo bel canyon "dietro casa"

Passando sul ponticello sotto il paese di Codera si vedono un paio di belle 
pozze ma in tutto il resto della valle non si intravede niente. 
Oggi per riempire la giornata decidiamo di scendere a vedere se c’è qualcosa di interessante.

Dopo un bel toboga e qualche pozza arriviamo nei pressi del ponte. L’ambiente è molto bello
 e la roccia ben lisciata. Attrezziamo dove necessario, con una portata 
maggiore questi passaggi sarebbero molto più difficili

Con una calatina, forse disarrampicabile, si raggiunge un bel salto alto.

Dopo il cascatone si continua e la discesa comincia a diventare veramente interessante, è proprio un bel canyon e speriamo che continui a lungo....

Ancora un bel cascatone dove si finisce sotto l’acqua per un bel pezzo. Acqua e ambiente sono molto belli.

Bellissimo, l’ebbrezza della scoperta di un nuovo canyon mi sta dando una grande soddisfazione, sopra un bel tuffo evidente.

Ci sono anche lunghe parti di marcia ma cercando bene si trovano alcuni tuffi interessanti.

Silvio, l’uomo nero, si mimetizza alla base della cascata; prima della fine c’è ancora un bel tratto di forra con 3 calate obbligate

Prima della fine si giunge alla zona delle cave dismesse, bisogna trovare il percorso migliore tra blocchi e detriti di cava. Ottima giornata !

giovedì 8 settembre 2011

Elvo


Elvo

Un bel fiume a due passi da Biella

ggi sono con Stefano Perrone, mitica guida alpina ed
 istruttore, scendiamo il fiume Elvo nella sua parte più interessante.

Tra tuffi e toboga c’è proprio da divertirsi un sacco. Tra un passaggio e l’altro c’è anche parecchio 
da camminare e la roccia è MOLTO scivolosa. Le foto di quando si cammina non le ho messe...

Ad un certo punto si raggiunge una via ferrata che segue in parte il percorso del canyon

L’acqua è meravigliosa e molte pozze sono profonde da poter tuffare

Non so come faccia, ma lui fa canyoning senza i calzari neoprene...

Stefano è un vero uomo-molla e mi mostra tutti i tuffi possibili....

Arriviamo ad un’altra strettoia, spesso impraticabile a causa della portata d’acqua, seguiamo la via ferrata

Per i più atletici c’è un tuffo altissimo da fare, se la profondità è sufficiente!

Lo stesso punto visto da valle e sempre Stefano in azione...
Ancora una bella discesa riscoperta nel Piemonte.